Venerdì Santo 2 aprile alle 10 gli anziani di Fondazione Santa Tecla pregheranno la Via Crucis, animata dai nostri preziosi volontari. Grazie al nuovo sistema di telepresenza Cisco ricevuto in dono da Fondazione Amplifon, i famigliari che lo desiderano potranno, da casa, unirsi in preghiera agli anziani, partecipando alla Via Crucis in videochiamata.
Come partecipare alla Via Crucis?
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Il nuovo sistema di telepresenza Cisco Webex D70 donato da Fondazione Amplifon permette di fare videochiamate più simili a incontri faccia a faccia: la qualità di audio e video è nettamente migliore rispetto a tablet o telefono, e l'anziana (o anziano) ed il suo famigliare possono vedersi attraverso uno schermo da 24 pollici.
Il sistema è installato nella sala ex bar al piano terra.
I famigliari degli ospiti possono chiedere di provare il nuovo sistema nella loro videochiamata con gli anziani. E' sufficiente prenotare la videochiamata con il consueto sistema, e indicare nel messaggio di prenotazione che si desidera provare il nuovo sistema. Vi chiediamo però un po' di pazienza: il sistema Webex è uno solo, cerchiamo di accontentare tutti ma non sempre è possibile farlo subito.
Permettere videochiamate molto più simili a incontri faccia a faccia: volti cari che appaiono nitidi su schermi grandi, voci note che arrivano...come se tu mi fossi di fronte.
Ma anche mettere le ali a nuove opportunità di relazione per i nostri anziani, attraversando le generazioni e le distanze grazie alla tecnologia.
Questi i principali vantaggi del dono arrivato in Fondazione Santa Tecla venerdì 19 marzo: Cisco Webex D80, un sistema di telepresenza.
Il suo cuore è uno schermo da 24 pollici, ben piu' grande di quello di tablet o notebook, delle dimensioni invece di una piccola televisione, con un sistema di integrazione che rende facile e rapido gestire le videochiamate.
Lo abbiamo installato nell'ex Sala Bar a pianterreno.
E' un dono di Fondazione Amplifon, che ha scelto di rispondere all'emergenza della pandemia sostenendo i centri servizi per anziani associati ad Uneba. l'associazione nazionale del sociosanitario non profit di radici cattoliche. Fondazione Santa Tecla è da tempo iscritta ad Uneba.
Le videochiamate fatte attraverso il Cisco Webex D70 hanno una qualità video (non solo grazie allo schermo più grande) e audio molto, molto migliori di quelle dei tablet e dei telefoni. Un enorme vantaggio per gli anziani: così se vista e udito non sono più quelli di un tempo, potranno comunque dialogare con i loro cari senza confondersi o sentirsi persi. Anzi: sembrerà quasi di essere seduti fianco a fianco.
Questo non significa che Fondazione Santa Tecla intenda insistere con le videochiamate a discapito delle visite di persona, tutt'altro. Cerchiamo progressivamente di accrescere le possibilità di incontro faccia a faccia. Ma ci sono situazioni in cui questo non è possibile: non solo per la protezione dalla pandemia, ma anche, semplicemente, per permettere agli anziani di salutare amici o famigliari lontani.
Per tutte queste occasioni di comunicazione, prezioso potrà essere l'apporto dei nostri volontari. Anche se comunque uno dei punti di forza del sistema Cisco è la sua facilità di utilizzo.
Leggi tutto: Grazie al dono di Fondazione Amplifon, ci sei vicino anche da lontano
“Carissimo vescovo Claudio, possiamo vivere un'Eucaristia assieme a lei?”
E' l'accorata richiesta che hanno presentato le anziane e gli anziani di Fondazione Santa Tecla.
Al vescovo della Diocesi di Padova mons.Claudio Cipolla hanno scritto per raccontare la fatica con cui hanno vissuto quest'anno di pandemia, ma anche la tenacia con cui la hanno affrontata.
Oltre alla loro generosità d'animo: anche i più fragili sono loro, il loro primo pensiero è per gli altri.
“L’emergenza che abbiamo affrontato ha portato con se molti cambiamenti, timori e preoccupazioni, soprattutto verso i nostri cari e amici”, scriveva ad esempio Irma al vescovo.
Aggiungeva Stella: “Eravamo in pensiero anche per le persone che tutti i giorni si occupano di noi. Li vedevamo sempre vestiti con camici, mascherine, guanti (...). Sono stati bravi a lavorare in quelle condizioni. Le chiedo una preghiera speciale per loro e per tutti noi”.
Ma a mons.Cipolla gli anziani avevano raccontato anche della fatica di aver dovuto rinunciare, per molti mesi, a una parte della proposta spirituale che è da sempre parte della vita quotidiana – e della storia- di Fondazione Santa Tecla.
“In particolare sentiamo la mancanza dell’Eucarestia,”, scriveva Antonia, ospite di Santa Tecla, nella lettera al vescovo- E aggiungeva: “sarebbe per noi una immensa gioia poter assistere a una Sua celebrazione”.
Il desiderio, almeno in parte, si è avverato.
Se pure la pandemia impedisce ancora l'incontro di persona, comunque vescovo e anziani hanno potuto unirsi in preghiera attraverso lo schermo... e la fede, nel pomeriggio di venerdì 26 marzo, quando donne e uomini di Fondazione Santa Tecla hanno assistito online ad una messa del vescovo, come vedete nella foto sotto.
Ma già solo pochi giorni dopo la lettera inviata da Fondazione Santa Tecla, ai nostri anziani era arrivata la risposta del vescovo Claudio.
Che inizia così, chiamando per nome i nostri anziani:
“Carissime Irma, Antonio, Teresina, Stella, carissimo Angelo e anziani della Fondazione Santa Tecla,
grazie dei vostri pensieri e del vostro saluto; è per me molto consolante sapere che mi ricordate, che pregate con me e per me”