COMUNICATO STAMPA
In merito all'articolo apparso sul Gazzettino del 13 febbraio 2014, Fondazione Santa Tecla desidera precisare quanto segue.
Abbiamo operato nel pieno rispetto dei diritti dei lavoratori in malattia. Prima della conclusione della procedura prevista dalla legge 223/91, abbiamo verificato la loro condizione. E garantito a ciascuno i propri diritti.
Nessun lavoratore in malattia viene licenziato: per tutti la procedura di legge ha decorrenza dal termine della malattia. Finché dura la malattia, saranno ancora dipendenti di Fondazione Santa Tecla: ogni mese riceveranno da Fondazione Santa Tecla la busta paga con quanto dovuto, come è sempre stato.
E' stata la Fondazione stessa, negli scorsi giorni, a farsi carico di verificare la condizione di malattia di ciascuno, anche quando non aveva ricevuto le relative comunicazioni direttamente dai lavoratori.
Infine, è falso quanto affermato da alcune lavoratrici nell'articolo del Gazzettino: Fondazione Santa Tecla non ha assolutamente inviato la lettera di differimento del licenziamento al lavoratore che, purtroppo, poco tempo fa è mancato.
Ricordo chi ero, riscopro chi sono.
E' partito in Fondazione Santa Tecla il progetto “Reminiscenza – Il ricordo che cura”. Una decina di ospiti della struttura si ritrova ogni settimana: ciascuno racconta un po' di sé stesso, mentre si ripercorrono le grandi tappe della vita di tutti.
Ad ogni incontro, un tema diverso: i giochi dell'infanzia, la scuola, i primi amori... fino all'età adulta ed anziana.
“Valorizzando i propri ricordi, ciascuno rafforza la propria identità”, spiega l'educatrice Telma Barbetta, che assieme allo psicologo Filippo Fogo porta avanti il progetto, che è giunto ormai al terzo anno, e ad ogni edizione coinvolge ospiti diversi del centro. Rievocare quel ch'è stato emoziona gli anziani, specie quando si tratta di svolte decisive della propria vita.
“A Reminiscenza – spiega Barbetta - abbiamo sentito, ad esempio, il racconto di un'ospite vissuta da bambina in Libia, lontana dai genitori, o di un'altra che rimase anni e anni senza vedere il marito impegnato in guerra”.
Benvenuti nel nuovo sito di Fondazione Santa Tecla. Lo abbiamo completamente rifatto, sia nella grafica che nel software. E' aggiornato, ed è responsivo: da computer, tablet o telefono lo si può leggere senza difficoltà.
Per suggerire miglioramenti al sito scrivete a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
E buona visita!
Ad assumere la presidenza di Fondazione Santa Tecla, ente che gestisce l'omonimo centro di servizio per anziani ad Este, è don Marco Cagol, delegato vescovile per la Pastorale sociale e del lavoro della Diocesi di Padova.
Don Franco Rimano, parroco di Santa Tecla di Este, conserva la responsabilità dell'orientamento pastorale per la Fondazione.
Al parroco di Santa Tecla spetterebbe per statuto la presidenza dell'ente. Don Franco, alla guida della parrocchia dallo scorso 27 ottobre, ha chiesto di potersi concentrare sull'ingente impegno dell'attività pastorale nella comunità di Este, ed ha quindi sottoscritto la delega a don Cagol per l'operatività quotidiana della Fondazione e la guida del consiglio di amministrazione.
La novità è stata presentata ai famigliari degli anziani ospiti di Santa Tecla nel corso dell'incontro di lunedì 9 dicembre, a cui ha partecipato anche il nuovo presidente.
Don Cagol già come responsabile diocesano della Pastorale sociale e del lavoro ha seguito da vicino la vicenda di Fondazione Santa Tecla, incontrando rappresentanti sindacali, lavoratori e istituzioni a vario titolo coinvolte per aiutare a raggiungere una formula che garantisse la continuità del servizio agli anziani di Fondazione Santa Tecla, la sostenibilità della gestione, il massimo impegno per la tutela dell'occupazione.
Tale nomina intende così confermare e rafforzare l’impegno della Fondazione Santa Tecla nel servizio agli anziani e ai più deboli, dando la massima considerazione a tutte le componenti del servizio.