Per loro anche gli auguri del sindaco Pajola e del presidente di Fondazione Santa Tecla Matteo Segafredo
LA...CARICA DELLE 101: CARLINA ONGARO, MARIA BARALDO E ROMILDA BRUGIOLO, CLASSE 1922, FESTEGGIATE IN FONDAZIONE SANTA TECLA
La carica delle 101 protagonista in Fondazione Santa Tecla, centro servizi per anziani di Este.
La mattina di martedì 16 infatti è stata festa per Carlina Ongaro, Maria Baraldo e Romilda Brugiolo, tre delle donne che vivono in Fondazione Santa Tecla. Ongaro e Baraldo hanno compiuto 101 anni in questa primavera, Brugiolo ci arriverà in autunno.
Per il trio, in questa giornata di festa della longevità, gli auguri del sindaco di Este Matteo Pajola, mentre il presidente di Fondazione Santa Tecla Matteo Segafredo ha consegnato a ciascuna una targa con la scritta “Non è un'impresa comune compiere 100 anni. Superarli, ancora meno!”.
Sul capo di ciascuna delle festeggiate è stata posata una corona di roselline di carta, preparate per loro con passione dalle volontarie di Fondazione Santa Tecla.
Presenti alla festa anche don Franco Rimano, parroco del Duomo di Este; don Lorenzo Mocellin, parroco di Santa Maria delle Grazie; suor Elena e suor Nazzarena delle Suore domenicane; e don Danilo Serena, già parroco del Duomo di Este, oggi residente in Fondazione Santa Tecla.
Anziani, personale e volontarie di Fondazione Santa Tecla si sono radunati nella sala polifunzionale per festeggiare Carlina, Maria e Romilda.
Romilda Brugiolo è nata a Brugine il 5 ottobre 1922, in una famiglia numerosa con ben 6 fratelli e 2 sorelle. Sposata dal 1960, è vissuta a Milano, poi a Padova ed infine a Este.
Il segreto della sua longevità? Lavoro, dedizione alla famiglia, vita senza eccessi.
Carlina Ongaro è nata a Belluno il 30 aprile 1922,è presto rimasta orfana del padre e della madre, con la quale si era trasferita ad Este. E' cresciuta con i nonni. Non si è mai sposata e ha lavorato come sarta.
Maria Baraldo è nata il il 7 marzo 1922 a Carrara S. Stefano, e fin da piccola è appassionata di storie e poesie. Ha lavorato a lungo allo stabilimento termale di Battaglia Terme, anche quando la seconda guerra mondiale lo trasformò in ospedale militare. Qui conobbe Ezio, suo marito, padre dei suoi 2 figli.