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Ernesto Burattin lascia il cda di Fondazione Santa Tecla

Ernesto BurattinRiceviamo e pubblichiamo questo comunicato stampa di Fondazione Opera Immacolata Concezione, che contiene notizie di rilievo anche per Fondazione Santa Tecla

ERNESTO BURATTIN, DIRETTORE GENERALE DELLA FONDAZIONE OIC ONLUS,ESCE DAL CDA DELLA FONDAZIONE SANTA TECLA DI ESTE

Per le ex-dipendenti della Fondazione Santa Tecla oggi senza lavoro, priorità nell'assunzione in strutture Oic

Il direttore generale della Fondazione Opera Immacolata Concezione onlus Ernesto Burattin non è più consigliere di amministrazione di Fondazione Santa Tecla. Martedì 10 giugno ha rimesso il suo mandato al vescovo di Padova mons.Mattiazzo, che lo nominò, ed a cui spetta la scelta del sostituto. Burattin ha anche comunicato la sua decisione nel corso dell'incontro di Santa Tecla con i consigli pastorali delle parrocchie di Este.

“Sei anni fa – dichiara Burattin - ho accettato l'impegno in Fondazione Santa Tecla  con spirito di servizio. Con gli altri consiglieri abbiamo operato a titolo completamente gratuito. Oltre ad affrontare la difficile situazione economica in cui si trovava la Fondazione, abbiamo anche dovuto vivere, specialmente negli ultimi due anni un forte clima di contrapposizione attorno all'ente, sfociato anche in attacchi diretti alle persone, oltre che alle istituzioni. Possiamo dire ora,che grazie all'impegno dei consiglieri e della direzione, passato anche attraverso scelte dolorose, Santa Tecla sta uscendo dal tunnel e sta per raggiungere una sostenibilità gestionale, confermandosi patrimonio di Este e vera risorsa per anziani e famiglie.

Con lo stesso spirito di servizio, quindi, ora faccio un passo indietro e rimetto il mandato, per dedicarmi a tempo pieno all'Oic. Termina così anche il supporto indiretto che Oic ha dato a Fondazione Santa Tecla,nel condiviso impegno per il Bene Comune. Resta peraltro, per Oic, la disponibilità per collaborazioni con Santa Tecla come ce ne sono anche con altri enti del sociale”.

 

La “disponibilità alla collaborazione” citata da Burattin si sostanzia ad esempio in una nuova possibilità di assunzione per tutte le ex-dipendenti di Fondazione Santa Tecla attualmente disoccupate. Queste persone avranno infatti priorità nelle assunzioni per la nuova “Casa dei Fondatori” di OIC a Padova e anche in eventuali future nuove assunzioni presso il Civitas Vitae. E' il “patto di solidarietà” che il presidente Oic prof. Angelo Ferro ha accettato di sottoscrivere, su sensibilizzazione del vescovo mons.Mattiazzo, attraverso il vicario generale mons.Paolo Doni e su richiesta del sindaco di Este Giancarlo Piva, con l'appoggio della stessa Fondazione Santa Tecla.

La “Casa dei fondatori Berto Varotto”, in via Nazareth a Padova, ha 144 posti letto in cui presto inizierà ad accogliere anziani non autosufficienti. Oic cerca per la Casa più di 30 operatori sociosanitari, più altri per il fisiologico turnover. La selezione sarà in base a titoli, competenze e colloqui o test, secondo la prassi Oic. A seguire la selezione sarà Fabio Toso, responsabile delle risorse umane di Oic.

Se le ex dipendenti di Fondazione Santa Tecla faranno domanda, potranno accedere alle selezione; a parità di requisiti con altri candidati, saranno assunte loro, inquadrate con contratto Uneba.

In questo modo le lavoratrici avranno una nuova opportunità di trovare un posto di lavoro, dopo avere rifiutato il contratto di solidarietà, concordato da Fondazione Santa Tecla e sindacati Cgil Cisl Uil; e dopo avere rifiutato di partecipare alle selezioni della cooperativa Cipres, per cui oggi lavora, sempre nella struttura per anziani atestina, la maggior parte degli ex dipendenti della Fondazione.

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