Una precisazione
Nei confronti dell'ex dipendente A.V. Fondazione Santa Tecla ha sempre avuto massima correttezza nel rapporto di lavoro e rispetto delle sue difficoltà personali e famigliari.
Negli anni scorsi personale della Fondazione si è interessato più volte e personalmente alle condizioni di salute di A.V e alla situazione famigliare, offrendo al primo ogni appoggio per poter beneficiare delle tutele di legge e cercando di capire se era possibile garantire, anche da parte delle istituzioni, un aiuto concreto alla famiglia.
Dopo un lungo periodo di malattia (nel quale, naturalmente, il dipendente ha ricevuto regolarmente quanto spettante), le condizioni di A.V. hanno avuto il peggioramento che ha portato alla morte del lavoratore. A quel punto la Fondazione ha subito mostrato disponibilità a collaborare con la famiglia perché potesse subito ricevere quanto spettava come emolumenti, mentre la procedura di legge standard in questo caso rischiava di allungare molto i tempi.
Nel corso del periodo di malattia, anche lui, come i colleghi, è stato coinvolto nella procedura di esternalizz
azione. Come per tutti i lavoratori nelle stesse condizioni, anche per lui la risoluzione del rapporto di lavoro sarebbe avvenuta solo al termine del periodo di malattia. E' completamente falso che A.V. abbia ricevuto da Fondazione Santa Tecla una comunicazione sui termini dell'interruzione del rapporto di lavoro dopo la sua morte.
Per amore di verità, ma più ancora per il rispetto e il riserbo che meriterebbero queste vicende di dolore, ci dispiace essere costretti ad intervenire per chiarire - e se necessario provare mostrando la documentazione - quanto realmente accaduto nel corso della triste vicenda.
Al via la pet therapy in Fondazione Santa Tecla.
Protagonisti del progetto "Amici a quattro zampe" sono cinque cani di razza diversa: accompagnati dalle proprietarie, cinque istruttrici cinofile diplomate , i cani incontreranno una volta alla settimana per otto settimane, fino alla fine di marzo, un gruppo di ospiti del centro servizi per anziani
Il progetto è coordinato da Veronica Di Geronimo, presidente dell'associazione Active Dogs di Tribano a cui fanno capo anche le istruttrici e i cani.
“La pet therapy - spiegano educatori e psicologi di Santa Tecla, che hanno organizzato l'iniziativa – è un supporto alle tradizionali terapie ed è finalizzata a un miglioramento delle condizioni fisiche, sociali ed emotive degli ospiti.
Le attività proposte hanno come obiettivo creare un clima di allegria e di condivisione dell'esperienza, favorendo così la socializzazione e migliorando il tono dell'umore dell'anziano”.
COMUNICATO STAMPA
In merito all'articolo apparso sul Gazzettino del 13 febbraio 2014, Fondazione Santa Tecla desidera precisare quanto segue.
Abbiamo operato nel pieno rispetto dei diritti dei lavoratori in malattia. Prima della conclusione della procedura prevista dalla legge 223/91, abbiamo verificato la loro condizione. E garantito a ciascuno i propri diritti.
Nessun lavoratore in malattia viene licenziato: per tutti la procedura di legge ha decorrenza dal termine della malattia. Finché dura la malattia, saranno ancora dipendenti di Fondazione Santa Tecla: ogni mese riceveranno da Fondazione Santa Tecla la busta paga con quanto dovuto, come è sempre stato.
E' stata la Fondazione stessa, negli scorsi giorni, a farsi carico di verificare la condizione di malattia di ciascuno, anche quando non aveva ricevuto le relative comunicazioni direttamente dai lavoratori.
Infine, è falso quanto affermato da alcune lavoratrici nell'articolo del Gazzettino: Fondazione Santa Tecla non ha assolutamente inviato la lettera di differimento del licenziamento al lavoratore che, purtroppo, poco tempo fa è mancato.
Ricordo chi ero, riscopro chi sono.
E' partito in Fondazione Santa Tecla il progetto “Reminiscenza – Il ricordo che cura”. Una decina di ospiti della struttura si ritrova ogni settimana: ciascuno racconta un po' di sé stesso, mentre si ripercorrono le grandi tappe della vita di tutti.
Ad ogni incontro, un tema diverso: i giochi dell'infanzia, la scuola, i primi amori... fino all'età adulta ed anziana.
“Valorizzando i propri ricordi, ciascuno rafforza la propria identità”, spiega l'educatrice Telma Barbetta, che assieme allo psicologo Filippo Fogo porta avanti il progetto, che è giunto ormai al terzo anno, e ad ogni edizione coinvolge ospiti diversi del centro. Rievocare quel ch'è stato emoziona gli anziani, specie quando si tratta di svolte decisive della propria vita.
“A Reminiscenza – spiega Barbetta - abbiamo sentito, ad esempio, il racconto di un'ospite vissuta da bambina in Libia, lontana dai genitori, o di un'altra che rimase anni e anni senza vedere il marito impegnato in guerra”.