L'assistenza e la cura degli anziani? La impariamo in Fondazione Santa Tecla.
Da martedì 11 marzo undici studenti dell'istituto Euganeo di Este hanno iniziato il loro tirocinio presso il nostro centro di servizi per anziani.
Il loro impegno sarà di 40 ore per ciascuno, nei pomeriggi di qui a fine maggio. Affiancheranno le educatrici di Santa Tecla e gli operatori socio sanitari, ed avranno occasione di conoscere i diversi servizi presenti nella Fondazione: la residenzialità per anziani autosufficienti e non autosufficienti, il centro diurno, la sezione per malati di Alzheimer ed altre demenze.
Gli 11 sono iscritti alla classe terza dell'istituto professionale per i servizi socio sanitari parte dell'istituto Euganeo.
“Per i ragazzi è anzitutto un'occasione per mettersi alla prova nel campo dei servizi alla persona – spiega Maria Rosaria Marzo, tutor per gli studenti e docente di metodologie operative dell'Euganeo -. Ma anche di conoscere le diverse figure professionali, vedere come si svolgono le attività e verificare la corrispondenza tra quanto viene insegnato e la realtà concreta. Ad esempio, arrivati a Santa Tecla i miei studenti hanno subito potuto vedere le schede Svama (strumento della Regione per la valutazione delle condizioni dell'anziano)di cui avevamo appena parlato in classe...Ci tengo a ringraziare la Fondazione per la disponibilità ad accoglierci”.
“Tra gli obbiettivi – aggiunge la coordinatrice di Fondazione Santa Tecla Sonia Furioso – ci sono conoscere processi e strumenti di lavoro, di sviluppare le loro competenze relazionali e di comunicazione, cogliere i bisogni degli anziani e rispondervi”.
Gli studenti hanno anche la possibilità di vedere dal di dentro il funzionamento e l'organizzazione di un centro multidimensionale ed inserito nella realtà territoriale come Fondazione Santa Tecla.
Oltre agli undici studenti in stage, la Fondazione accoglierà anche una classe prima della stessa scuola dell'istituto Euganeo, per una approfondita visita di studio alla nostra struttura.
COMUNICATO STAMPA
GLI ANZIANI DI FONDAZIONE SANTA TECLA SCRIVONO A PAPA FRANCESCO
In 19 di centro diurno e nucleo Alzheimer chiederanno al pontefice una preghiera, una benedizione, o di nominarli e salutarli durante una messa o un'udienza
“Caro papa Francesco, ti chiediamo una preghiera per noi tutti della Fondazione!!”
Diciannove anziani di Fondazione Santa Tecla stanno preparando una lettera a papa Francesco, proprio nei giorni in cui si ricorda un anno dall'elezione del pontefice, avvenuta il 13 marzo 2013.
Nella lettera racconteranno la loro vita, le loro paure e speranze, e chiederanno al papa di ricordarsi di loro e di tutti gli anziani della Fondazione: con una preghiera, una benedizione, o magari con un saluto pronunciato durante una messa o un'udienza papale, anche se gli anziani, a motivo della loro fragilità, non potranno partecipare di persona.
Scrivere a papa Francesco è il cuore del progetto “Lettera al Papa” avviato dall'equipe educativa di Fondazione Santa Tecla.
Coinvolti, con un incontro alla settimana per un mese, 19 anziani, tra chi è ospite della Sezione ad alta protezione per sofferenti di Alzheimer e demenza e quanti frequentano il centro diurno.
I due gruppi hanno così occasione di collaborare per un progetto comune, pensato su misura per loro e per la loro dimensione spirituale: hanno così anche un'opportunità di esprimere, rivolgendosi al Papa, la loro forte fede.
“Lettera al Papa” è a cura dell'educatrice Elena Crestan, con il supporto dello psicologo Filippo Fogo.
La mattina dell'8 marzo tutte le donne che vivono in Fondazione Santa Tecla hanno trovato sul comodino a fianco al letto un piccolo omaggio: una pergamena con il disegno di una mimosa e una piccola dedica augurale, A realizzare la pergamena sono stati gli stessi ospiti della Fondazione, assieme all'equipe educativa, all'interno dei laboratori manuali.
A celebrare ulteriormente la Festa della Donna anche dentro il nostro centro di servizi, i grandi mazzi di mimosa negli spazi comuni, dono della Fondazione.
Auguri a tutte le donne!
Eccio alcune foto dell'attività di pet therapy che prosegue una volta alla settimana fino a fine marzo grazie alle istruttrici cinofile (e volontarie) ed ai cani dell'Active Dogs di Tribano.